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5 consigli per superare una bocciatura

Durante un percorso scolastico, può capitare di venire bocciati. Molte sono le cause, ma qualunque esse siano creano, senza ombra di dubbio, delusione e un profondo sconforto. Per non cadere in una spirale di rabbia, di sensi di colpa, di recriminazioni o di ribellione, sarà fondamentale considerare la bocciatura come uno stimolo per migliorare sé stessi. La disapprovazione del consiglio di classe confermata sul tabellone, innesca un vero e proprio dramma che arreca sofferenza sia agli studenti che ai loro familiari. Per superare una bocciatura alle superiori, si devono ricercare delle soluzioni dopo aver analizzato le repliche e le cause che possono essere alle base della bocciatura.

Reazione degli studenti alla bocciatura

Ogni studente, di qualunque scuola e grado, manifesta diverse reazione dopo aver aver avuto riprova sul tabellone della propria bocciatura.
Alcuni studenti esprimono indifferenza, un effetto quasi sempre legato alla mancata capacità di metabolizzare la bocciatura.
Altri alunni rivelano, come contraccolpo alla bocciatura, una scarsa autostima di sé stessi manifestandola con azioni da gradasso, con atti di violenza o con atti di bullismo. Azioni che li porta a valutarsi come incapaci ma non perdenti.
Altri allievi non accettano la bocciatura, una replica al fallimento scolastico che genera, molto spesso, depressione. Sintomo che può associarsi al non dormire, al dormire troppo o all’isolarsi perdendo ogni interesse.

Reazione dei genitori alla bocciatura

I genitori possono avere diverse risposte.
Se hanno tenuto sotto controllo lo studente, notando scarso studio, troppe assenze o una cattiva condotta, saranno consapevole che la bocciatura era probabile. In questo caso, delusione e frustrazione saranno presenti ma in modo realistico tanto da avere una visione più lineare ed obiettiva. Potranno, in questo modo, affrontare al meglio la bocciatura con un dialogo diretto con i figli adattando con loro una strategia volta a superare l’insuccesso scolastico.
Altri genitori possono catapultandola sullo studente.
Altri banalizzano la bocciatura oppure arrivano ad attribuire la colpa del fiasco scolastico agli altri, principalmente agli insegnanti.
Alcuni genitori, talvolta, vivono in prima persona l’insuccesso scolastico dei propri figli, vuoi perché non ammettono di aver trascurato segnali che avrebbero potuto far capire che ai loro ragazzi sarebbe servito un aiuto, vuoi perché non si sentivano in grado di fornir loro aiuto o semplicemente per il desiderio di iperproteggere i propri figli. In questi casi i genitori sono portati a scarica sulla scuola, sugli insegnanti, sul preside le responsabilità della bocciatura. Tale atteggiamento è poco opportuno e diseducativo poiché non aiuta gli studenti ad assumersi le proprie responsabilità nell’ambito scolastico. I figli, sentendosi protetti dalla famiglia, non metteranno in campo l’impegno necessario per superare le difficoltà incontrate e saranno portati, anche in altre occasioni, a reiterare lo stesso comportamento inadeguato alla crescita personale.

Cause della bocciatura

La bocciatura può essere innescata da molteplici fattori.
Alla sua base potrebbe esserci uno studio lacunoso o discontinuo, una cattiva condotta, atti di bullismo o di violenza, la scarsa capacità di concentrazione, troppe assenze oppure problemi di salute, problematiche familiare, uno stato di stress causato da eventi spiacevoli della vita o da collisioni con i compagni di classe.
Da tenere presente che la bocciatura può essere determinata anche dalle troppe insufficienze. Da premettere che, alle scuole superiori, avere più di tre o quattro insufficienze gravi diventa un elemento di rischio che facilita la bocciatura. Il Consiglio di classe valuterà la gravità delle insufficienze definendole gravi quando lo studente non ha raggiunto gli obiettivi formativi.

Cinque consigli per superare la bocciatura

1 Non demoralizzarsi

Manifestare rabbia, ribellione od infierire contro gli insegnanti o i compagni non serve a nulla.

2 Focalizzarsi sulle cause

Scoprire e, soprattutto, accettare le cause che hanno portato alla bocciatura diventa il primo passo per comprendere gli errori fatti durante l’anno scolastico. Errori a cui si dovrà porre rimedio per non doverli ripetere nuovamente.

3 Essere leali con la famiglia

Dialogare con sincerità con la famiglia, senza dare colpa agli altri del proprio fallimento, dimostrando la volontà sia di porre rimedio alla bocciatura che di volersi assumere le proprie responsabilità, non solo avvicina emotivamente alla famiglia ma diventa il mezzo di supporto sia per lo studente che per i genitori. Il nuovo anno scolastico verrà affrontato da tutto il nucleo familiare con serenità e consapevolezza e non come un vergognosa sconfitta.

4 Modificare l’atteggiamento mentale

Per superare la bocciatura, sarà necessario intervenire a livello psicologico in quanto, molto spesso, la bocciatura provoca depressione. Nella mente degli studenti affiorano pensieri negativi che devono essere debellati velocemente per non rendere la mente confusa che comprometterebbe la lucidità necessaria per attuare uno studio proficuo.

5 Non farsi condizionare

Lo studente non deve farsi influenzare dai giudizi degli altri, nè pensare di non farcela ad uscire del tunnel della bocciatura. Non aver superato l’anno scolastico non è la fine del mondo. Avere paura del giudizio degli altri conduce a stati di ansia, a sensi di oppressione e alla convinzione cronica di essere sempre sotto osservazione. Sintomi che influenzano negativamente le attività esecutive nei processi di studio.

Cosa fare se si viene bocciati?

Cambiare scuola o indirizzo scolastico

Valutare il cambiamento della scuola è una scelta difficile e molto rischiosa. Se la bocciatura è stata decisa unanimemente dal Consiglio dei docenti e condivisa dai genitori, è consigliabile che lo studente confermi l’iscrizione nella stessa scuola. Questa preferenza, non genererà nello studente un disorientamento, questo perché assicurerà un rapporto continuo sia con i compagni che con gli insegnanti.
Al contrario, se la bocciatura non è stata approvata da tutti i docenti, sarà necessario che lo studente comprovi la volontà di cambiare istituto scolastico. Sarà suo compito spiegare il fattore stimolante che lo invoglia a lasciare la sede scolastica, soprattutto, se svela il desiderio di mutare anche l’indirizzo di studio. Da non sotto valutare che il cambio non è sempre positivo poiché potrebbe generare o aumentare la frustrazione. Dopo la bocciatura, molti studenti delle scuole superiori, pensano di non essere adatti allo studio optando per il mondo del lavoro dimenticando che ritirarsi dalla scuola è possibile farlo sono se l’obbligo formativo è stato assolto.
La scelta di un nuovo indirizzo necessiterà di una profonda valutazione sia da parte dello studente che della famiglia. Avrà valore solo se la scelta iniziale dell’indirizzo scolastico era avvenuta in modo superficiale tale che, solo durante l’anno scolastico, lo studente si era reso conto del scarso interesse per le materie in programma.

Programmare lo studio estivo

Il recupero dello studio estivo sarà fondamentale e necessario. Non dovrà essere troppo intenso e tanto meno fatico. Si tratterà di programma i giorni di studio alternandoli a giorni di assoluto relax. Lo studio potrà articolarsi con l’ausilio dei familiari o di insegnanti disposti a ripetizioni, docenti disponibile anche online.

Accettare i castighi

Le punizioni non sempre sono positivi ma, ovviamente, dovranno essere valute e decise dai genitori in considerazione delle problematiche sorte durante l’anno scolastico. Le penitenze devono essere viste come un punto di partenza per far intraprendere allo studente una sana crescita volta a non temere la valutazione negativa della bocciatura . Lo studente dovrà comprendere che una punizione rappresenterà un modo che i genitori hanno a disposizione per inviargli un messaggio ovvero quello di credere nelle sue capacità e che il loro aiuto potrà risultare celato dalla punizione ma che in realtà è sempre presente. Accettare di buon grado di adempiere al castigo, magari svolgendo piccoli lavori o aiutando i familiari, dimostrerà non solo la volontà dello studente di cambiare atteggiamento ma anche un acquisire responsabilità nei confronti degli impegni. Insegnamenti che torneranno utili alla ripresa del nuovo anno scolastico.