COME AIUTARE GLI STUDENTI A GESTIRE LO STRESS DURANTE GLI ESAMI
La pressione degli esami proietta i ragazzi in una situazione emotiva difficile da affrontare. Gli insegnanti devono saper riconoscere i segnali di un eccessivo stress ma anche offrire consigli pratici, dice il quotidiano “The Guardian”.
L’importanza del dialogo
Gli Esami di Stato, la vecchia Maturità, sono un’enorme fonte di stress per gli studenti. Durante questo periodo, un improvviso calo nell’attenzione durante la lezione o altri comportamenti anomali nei ragazzi possono essere il segnale di un problema più grande nella gestione dello stress.
Per questo è importante per gli insegnanti avere un dialogo costruttivo con i ragazzi, interagendo con loro nel modo più aperto e onesto possibile, come farebbero con chiunque altro. Certo, gli studenti devono continuare a rispettare l’insegnante e il rapporto con loro deve essere impostato alla massima professionalità ma gli insegnanti devono ricordare che hanno a che fare con giovani adulti che, durante gli esami, si scontrano con forme di stress del tutto nuove per loro. Bisogna ascoltare i ragazzi, prestare attenzione a qualsiasi segnale di disagio ed evitare atteggiamenti paternalistici e condiscendenti.
Non aumentare la pressione
Di solito, gli studenti che affrontano un esame ne capiscono l’importanza e si preoccupano per il proprio futuro più di quanto non diano a vedere. Per questo motivo è importante che gli insegnanti accompagnino i ragazzi nella preparazione sottolineando l’importanza del lavoro da fare insieme, senza però aggiungere ulteriori fonti di stress.
Per chiedere aiuto, i ragazzi hanno bisogno di tempo e di incoraggiamento; inoltre, molti di loro si trovano a gestire anche particolari bisogni educativi. L’insegnante non è l’unico in grado di fornire il supporto necessario: i genitori, i familiari, gli psicologi possono essere d’aiuto ma un gesto di incoraggiamento da parte dell’insegnante però può essere decisivo perché gli studenti si aprano e chiedano una mano, non solo sul fronte della didattica ma anche su quello emotivo.
Offrire consigli pratici
Nel suo articolo sul “Guardian”, Alice Victor sottolinea l’importanza di riconoscere i segnali di stress negli studenti ma scrive che è altrettanto importante offrire loro un supporto pratico.
Bisogna sviluppare strategie che permettano ai ragazzi di far fronte ai carichi di studio. È utile pianificare insieme a loro una tabella di ripasso realistica, che tenga conto del tempo a disposizione, progettando lo studio secondo le attitudini di ogni ragazzo e non secondo misurazioni generali. Bisogna insegnare agli studenti a confidare nelle proprie capacità e a concentrarsi particolarmente nel ripasso degli argomenti per loro più ostili. Può sembrare scontato ma per i ragazzi non è così ovvio riconoscere le proprie lacune e lavorare per colmarle; da questo punto di vista un approccio strategico e mirato da parte dell’insegnante è fondamentale. La tendenza degli studenti a confrontarsi e misurarsi con i compagni può generare ulteriore stress. L’insegnante può aiutare i ragazzi a concentrarsi su loro stessi: quando lo studente smette di preoccuparsi degli altri e di cosa stanno facendo lo stress e la pressione a cui è sottoposto diventa molto più facile da gestire.