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Anno scolastico 2019 - 2020 bocciatura

Anno scolastico 2019/2020, si può essere bocciati?

Per chiarire alcuni punti fondamentali necessari per concludere l’anno scolastico in corso è scesa in campo la stessa Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina nell’ultima conferenza stampa. Molti erano infatti i dubbi riguardo ad uno dei temi più caldi a fine anno, ovvero quello relativo alle bocciature e ai debiti da assegnare per sanare le discipline in cui gli studenti risultano insufficienti.
La ministra ha dunque sottolineato alcuni criteri importanti, rintracciabili nella relativa ordinanza ministeriale, che definiscono le situazioni in cui, in questo particolare anno, è possibile bocciare.

I casi in cui è ammessa la bocciatura

L’ordinanza stabilisce le stesse regole sia per le scuole del primo ciclo sia per quelle di secondo ciclo, individuando soltanto due situazioni in cui è possibile bocciare gli studenti:

  • Qualora nel corso dell’anno siano stati presi provvedimenti disciplinari in seguito a comportamenti ed azioni gravi;
  • Qualora la frequenza scolastica sia stata estremamente carente nel primo periodo dell’anno, ovvero quello precedente alla quarantena, quindi condotto in presenza all’interno della scuola.

Sull’ordinanza si legge infatti che la bocciatura è ammessa “nei casi in cui i docenti del consiglio di classe non siano in possesso di alcun elemento valutativo relativo all’alunno, per cause non imputabili alle difficoltà legate alla disponibilità di apparecchiature tecnologiche ovvero alla connettività di rete, bensì a situazioni di mancata o sporadica frequenza delle attività didattiche, già perduranti e opportunamente verbalizzate per il primo periodo didattico, il consiglio di classe, con motivazione espressa all’unanimità, può non ammettere l’alunno alla classe successiva”.

Come si recuperano le eventuali insufficienze

La ministra ha puntualizzato però che definire le situazioni specifiche in cui è possibile bocciare non significa promuovere a pieni voti tutti gli studenti, in quanto ha ribadito l’esclusione del “sei politico”. Agli studenti infatti non saranno regalati voti: coloro che risultano insufficienti, ovvero con una votazione inferiore ai sei/decimi, avranno il voto reale riportato nei quadri finali, con relativo credito, ma potranno recuperare a settembre e reintegrare eventualmente il credito attraverso un “piano di apprendimento individualizzato” che sarà predisposto dal consiglio di classe in base agli “obiettivi di apprendimento da conseguire nonché le specifiche strategie per il raggiungimento dei relativi livelli di apprendimento”, diversificati per ciascuna disciplina, che inizieranno a partire dal 1 settembre.

La valutazione degli studenti con disabilità, BES e DSA

L’ordinanza chiarisce inoltre che per gli studenti con disabilità certificata la valutazione deve considerare il piano educativo individualizzatoadattato sulla base delle disposizioni impartite per affrontare l’emergenza epidemiologica”.
La valutazione degli apprendimenti degli studenti affetti da disturbi specifici dell’apprendimento e da bisogni educativi speciali non certificati, terrà conto del piano didattico personalizzato.