Come cambia l’esame di stato
Con l’approvazione degli ultimi decreti sulla riforma della Buona Scuola cambia anche la vecchia Maturità: niente quizzone, prova Invalsi di inglese per l’ammissione e un orale tutto nuovo.
La riforma della scuola
Il 7 aprile scorso il governo ha ultimato la messa in atto della riforma della scuola del 2015, la cosiddetta Buona scuola. Il consiglio dei ministri ha promulgando nove dei dieci decreti che ancora rimanevano da approvare. Come spiega il comunicato stampa del Ministero dell’Istruzione per la scuola italiana cambia molto, i decreti approvati riguardano: il sistema di reclutamento e la formazione degli insegnati, l’integrazione di un sistema educativo per i bimbi in età prescolare, il diritto allo studio e l’inclusione scolastica per studenti con disabilità e, infine, i sistemi di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti negli Esami di Stato.
Gli scritti
Cambia l’Esame di Stato, la vecchia Maturità, l’esame finale del secondo ciclo delle medie superiori. A partire dall’esame del 2019, gli studenti sosterranno solo due prove scritte al posto delle attuali tre. La prima sarà sempre la prova di italiano, il tema; la seconda sarà ancora una prova dedicata alle materie di indirizzo (per esempio, greco o latino al liceo classico; matematica per lo scientifico); sarà eliminata la terza prova, la verifica multidisciplinare, il famoso quizzone. Le due prove scritte incideranno sul voto finale fino a venti punti ciascuna.
Il voto e l’ammissione all’Esame di Stato
Il voto sarà sempre espresso in centesimi ma cambierà il modo in cui si accumuleranno i crediti. Oggi, i punti accumulati nel corso del triennio che precede l’esame sono al massimo 25, dall’estate del 2019 gli studenti migliori potranno presentarsi all’esame con un massimo di 40 punti.
Per essere ammessi all’esame sarà indispensabile aver svolto il periodo di alternanza scuola-lavoro e aver sostenuto i test Invalsi. Per poter sostenere l’esame servirà ancora la sufficienza in tutte le materie ma, a differenza di quanto accade oggi, il consiglio di classe potrà ammettere lo studente insufficiente in una solo materia.
Il colloquio
Quindi un massimo di quaranta punti per le due prove scritte, altri quaranta per il curriculum scolastico mentre gli ultimi venti punti in gioco saranno decisi dal colloquio orale. Secondo le indicazioni del ministero, l’interrogazione che conclude l’Esame dovrà valorizzare il curriculum di studi dello studente e la sua esperienza di alternanza scuola-lavoro.
La novità dei test Invalsi
La riforma allinea il sistema scolastico italiano al Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue ed introduce una prova di Inglese standardizzata alla fine del ciclo di studi. Questa prova di inglese sarà standardizzata e verificherà e le competenze di comprensione e di uso della lingua. La prova sarà un requisito indispensabile per l’ammissione all’Esame di Stato ma non influirà sul voto finale.