Diffusione della cultura umanistica
La riforma della diffusione e promozione della Cultura umanistica in Italia consentirà di migliorare l’approccio degli studenti alle discipline umanitarie per mezzo dello studio del teatro, pittura, scultura, cinema, danza, musica, arti decorative e scritture creativa. Tali materie entreranno a far parte del piano formativo delle scuole di diversi gradi e ordini. In questo modo, – stando a quanto riporta il Miur, – gli studenti e le studentesse potranno sviluppare un senso critico maggiore, migliorare la propria creatività e sviluppare la capacità innovativa per conoscere e rilanciare il patrimonio culturale dell’Italia. Insieme alla riforma riguardante la diffusione della cultura umanistica il decreto adotterà il Piano delle Arti, che avrà una validità triennale.
Il Piano delle Arti, utile per avvicinare gli studenti e le studentesse delle scuole italiane alla conoscenza del patrimonio artistico nazionale, sarà finanziato con ben 2 milioni di euro. Ogni istituto potrà scegliere se sviluppare la diffusione della cultura umanistica in progetti singoli oppure in veri e propri percorsi curriculari, iscrivendoli anche nel piano di alternanza scuola-lavoro. Inoltre le scuole potranno decidere se formare delle vere e proprie reti umanistiche condividendo le esperienze teoriche e pratiche nell’ambito. Oltre al Miur e al Mibact al piano della diffusione parteciperanno anche gli atenei italiani, gli istituti del Mibact, soggetti privati e pubblici, istituti tecnici, l’Afam e gli istituti di cultura d’Italia situati all’estero.
Le varie modifiche del decreto toccheranno anche i percorsi di formazione a indirizzo musicale nelle scuole di I° grado. Si pensa che grazie alle riforme sulla diffusione della cultura umanistica si riuscirà a diffondere più omogeneamente l’insegnamento degli strumenti musicali armonizzando anche i percorsi formativi riguardanti l’indirizzo musicale. La collaborazione tra i licei, le accademie, gli istituti superiori, gli atenei italiani, gli enti locali e territori sarà utile per fornire una motivazione in più a tutti per sviluppare le conoscenze nell’ambito della cultura umanistica. Le modifiche toccheranno anche la scuola dell’infanzia, dove sarà promosso lo sviluppo della creatività in generale e della creatività musicale nello specifico. Questo anche grazie all’impiego di docenti di un altro grado scolastico, ma temporaneamente occupati presso le scuole dell’infanzia.”