Come motivare uno studente
Insegnante e studente rappresentano i due poli di una dinamica relazionale complessa. Anche se sono moltissimi i fattori che influenzano la motivazione di uno studente, gli insegnanti possono intervenire strategicamente per interessare e coinvolgere i ragazzi nello studio della loro materia. In fondo, la scuola resta uno dei più importanti fattori motivazionali.
La sfera motivazionale degli studenti è complessa
Disinteresse, distrazione e apatia sono problemi molto diffusi nelle aule scolastiche italiane. Gli insegnanti sono abituati a leggere questi segnali di scarsa motivazione negli alunni e a spiegare in questo modo gli scarsi risultati di uno studente dotato. Se l’alunno non rende come deve è perché è demotivato: “è intelligente ma non si applica”.
In effetti, la sfera motivazionale dei ragazzi è complicata, soprattutto perché sono tanti i fattori che la influenzano: la famiglia, l’ambiente sociale, il gruppo di amici più stretti, quello dei compagni di classe.
La scuola è un potente fattore motivazionale
E l’insegnante? E la scuola? Nel corso degli anni, per gli insegnanti è diventato sempre più difficile motivare e interessare gli studenti. Viviamo anni veloci, le trasformazioni sociali e tecnologiche fanno apparire lente e obsolete le modalità comunicative della lezioni tradizionali. Eppure, appellandosi a questo tipo di cambiamento si rischia di legittimare un atteggiamento rinunciatario e di dimenticare che la scuola è, in effetti, un importante fattore motivazionale. Secondo Laura Barbirato, che ha affrontato la questione in questo articolo, gli insegnanti sono ancora in grado di influenzare in maniera decisiva la motivazione di uno studente e il suo approccio alla materia.
Le strategie per motivare lo studente
Si tratta quindi di capire come le pratiche didattiche possano effettivamente influenzare in modo virtuoso la motivazione dei ragazzi.
Innanzitutto, è decisiva la scelta dei contenuti. Tra i tanti possibili argomenti l’insegnante deve selezionare quelli che possono incrociare gli ambiti di interesse dei ragazzi. Lo sforzo deve essere quello di trovare un punto di contatto tra i temi della disciplina di studio e la realtà quotidiana vissuta dallo studente.
In secondo luogo, la selezione dei contenuti deve accompagnarsi a un metodo coinvolgente che porti l’insegnante e gli allievi a giocare sullo stesso campo, magari proponendo un problema da risolvere insieme nel corso della lezione. Questo genere di approccio cooperativo sviluppa in modo più efficace l’interesse e la motivazione nei ragazzi.
Infine, la dimensione relazionale; qui un atteggiamento empatico e attento è decisivo. Nessuno studente è appagato dall’insuccesso. Perché lo studente resti motivato, perché continui a sforzarsi, perché abbia a cuore il proprio studio, è fondamentale che l’insegnante dimostri apertamente di avere a sua volta a cuore il successo dello studente.