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Parte la sperimentazione del “liceo breve”

Il Ministero dell’Istruzione ha comunicato che inizierà la sperimentazione per il cosiddetto “liceo breve” comprenderà anche un gruppo d’istituti tecnici con lo scopo verificare la fattibilità della riduzione del percorso scolastico di un anno.
Pur essendo “breve“, non ci saranno riduzioni nel programma formativo, e al termine del quarto anno dovrà essere garantito il raggiungimento di tutti gli obiettivi di apprendimento richiesti ai tradizionali licei.
Ciò sarà possibile con una programmazione del percorso d’insegnamento che preveda anche un’estensione dell’orario scolastico.
Seppur “brevi”, garantiranno la stessa preparazione dei licei tradizionali, con un guadagno di un anno nel percorso di studi e un inserimento più rapido nel mondo del lavoro.
La sperimentazione sarà valutata durante lo svolgimento da un Comitato Scientifico che a livello nazionale raccoglierà i risultati annuali consegnati dai Comitati Regionali, e dopo una valutazione presenterà una relazione annuale sull’andamento della sperimentazione.
L’ipotesi di abbreviare il corso degli studi ebbe corpo con una riforma del 2000, che non è mai stata attuata. Nel 2013 questa ipotesi è stata ripresa ed è partita in seguito una sperimentazione in dodici scuole.
Il campionamento ridotto non ha consentito di esprimere un giudizio definitivo sui test, e così è stato deciso di estenderlo sia nel numero delle scuole coinvolte, sia a livello geografico comprendendo l’intero territorio nazionale.
Arrivare a pensare che l’accorciamento della durata degli studi sarà sicuramente esteso al resto delle scuole di secondo grado è allo stato attuale impensabile.
Bisognerà attendere le valutazioni finali di questa sperimentazione prima di arrivare a conclusioni certe, ma è comunque un serio tentativo per rivedere l’attuale percorso.