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Qual è la differenza tra scuola statale e paritaria?

Qual è la differenza tra scuola statale e paritaria?

Il sistema dell’istruzione in Italia è relativamente semplice e prevede tre tipologie di scuole: la scuola statale, la scuola paritaria e la scuola privata. Spesso però si fa confusione soprattutto tra scuola paritaria e scuola statale. Ecco come distinguere le varie tipologie e scegliere la strada migliore in base alle proprie esigenze.

Scuola Statale

La scuola statale è quella più conosciuta, prevede che la gestione sia affidata al MIUR ( Ministero Istruzione Università e Ricerca) attraverso i dirigenti scolastici. La formazione professionale è invece gestita dalle regioni. Molti si chiedono quale sia la definizione di scuola statale, in realtà non vi è un’unica definizione, ma si può dire che si tratti di una scuola istituita dal MIUR e gestita dallo Stato, che si occupa di selezionare i docenti, di stilare i programmi e di affrontare le spese o la maggior parte delle stesse, infatti è comunque prevista una quota di iscrizione a carico dello studente/famiglia. Gli insegnanti sono quindi reclutati con procedure pubbliche, devono avere determinati requisiti in base al grado e alla tipologia di istituto in cui lavorano. I programmi sono naturalmente determinati a livello statale, questo assicura una formazione uniforme in tutta Italia. Le scuole sono organizzate per gradi, quindi c’è il ciclo di istruzione primaria della durata di 5 anni, la scuola secondaria di primo grado della durata di tre anni e che prevede il superamento di un esame finale per poter accedere al livello successivo, la scuola superiore di secondo grado della durata di 5 anni, per la formazione professionale è previsto un triennio e un successivo biennio. Anche in questo caso è previsto il superamento di un esame, uniforme in tutta Italia, che consente di ottenere il titolo e passare alla fase successiva, ovvero la formazione universitaria. Nella scuola statale è previsto un numero di ore minimo per la didattica e programmi scolastici uniformi.

Scuola paritaria

Cos’è la scuola paritaria e in cosa si distingue da una statale? In verità le due tipologie di istituto sono del tutto simili. La normativa della scuola paritaria è parallela alla statale, è regolata infatti dalla legge 62 del 2000 che inserisce nel sistema di istruzione nazionale sia le scuole statali sia le scuole paritarie, infatti queste ultime sono spesso definite scuole pubbliche non statali e devono assicurare l’accesso agli studenti che ne facciano richiesta. La prima differenza è nella gestione che nelle paritarie è affidata alla dirigenza del singolo istituto e non al Ministero, spesso si tratta di fondazioni, associazioni o società. Deve però essere sottolineato che i programmi devono essere uniformi, quindi i programmi di un liceo classico statale e di un liceo classico paritario sono del tutto simili (pur essendo riconosciuta una certa discrezionalità ai docenti dell’una e dell’altra). Consente di conseguire gli stessi titoli di una scuola statale, deve però rispettare determinati requisiti. Le scuole paritarie si inseriscono nel dettato costituzionale, infatti l’articolo 33 della Costituzione recita: “La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali”.
A differenza delle scuola statali le scuole paritarie possono avere un orientamento religioso, ma devono assicurare agli studenti una formazione del tutto analoga a quella delle scuole statali, proprio per questo i titoli sono equipollenti.
Il reclutamento degli insegnanti è in parte diverso rispetto a quello previsto per la scuola pubblica e c’è una maggiore autonomia organizzativa, ma devono essere rispettati i programmi previsti a livello nazionale. In molti casi si ritiene che la selezione dei docenti sia più severa in quanto basata su curriculum ed esperienze. Le caratteristiche delineate consentono agli studenti di poter ottenere titoli che hanno lo stesso valore rispetto a quelli rilasciati dalla scuola statale. Ne deriva che gli studenti devono superare gli stessi esami. La scuola paritaria è economicamente indipendente, riceve dei piccoli sussidi da parte dello Stato, ma deve reperire da sola ulteriori risorse per far fronte alle spese, nella maggior parte dei casi sono quindi gli studenti, o meglio le famiglie, a dover provvedere economicamente attraverso il pagamento di rette periodiche.
Il titolo che si ottiene è del tutto pari, per questo si parla di scuola paritaria, rispetto a quello rilasciato dalla scuola Statale ed è spendibile nell’Unione Europea, come quello statale.
Per capire esattamente come funziona una scuola paritaria è bene fare la differenza con la scuola privata non paritaria. Quest’ultima non può rilasciare titoli aventi valore legale, questo vuol dire che gli studenti possono frequentare e ciò costituisce anche assolvimento dell’obbligo scolastico, ma gli esami intermedi e finali devono essere sostenuti presso istituti paritari o statali. L’esame di idoneità deve essere sostenuto anche al termine di ogni anno scolastico, anche questo viene sostenuto presso un istituto paritario o pubblico. Nel caso in cui si seguano contemporaneamente più anni scolastici al fine del recupero degli stessi, comunque si sostiene un esame di idoneità. Di conseguenza mentre la scuola paritaria ha una certa autonomia nella formazione degli studenti, per la scuola privata non paritaria vi è un controllo sugli obiettivi raggiunti da ogni singolo studente, solo in questo modo si possono ottenere dei titoli riconosciuti e spendibili.

Scuola statale o paritaria: che differenze ci sono?

A questo punto molti si chiedono: come funziona la scuola paritaria? Per gli studenti non ci sono grandi differenze, visto che i programmi sono simili e gli esami possono essere sostenuti presso lo stesso istituto con commissioni formate con criteri uguali a quelli previsti per le scuole statali. Sicuramente possono esserci delle differenze per i genitori, infatti nella maggior parte dei casi è previsto il pagamento di una retta scolastica. L’ammontare non può essere definito in modo preciso perché molto dipende da quanto il singolo istituto riceve dallo Stato e dai criteri adottati, ad esempio vi sono scuole che prevedono rette diverse in base al reddito, inoltre vi è un accesso maggiore a borse di studio anche per le scuole superiori di secondo grado. Nelle scuole paritarie confessionali vi è sicuramente un maggiore studio delle religioni e ci sono regole da rispettare, ma questo dipende dallo statuto adottato e non si può generalizzare, ad esempio potrebbero essere previste delle divise oppure il rispetto di canoni di abbigliamento. Tra i vantaggi delle scuole paritarie vi è la possibilità di gestire anche corsi per il recupero degli anni scolastici, quindi anche chi si trova in difficoltà può conseguire il diploma in tempi ragionevoli. Entrambe le scuole, statali e paritarie, devono fornire agli studenti un ambiente idoneo allo studio, ma in molti casi le paritarie hanno dato accesso alla formazione online, in questo modo anche gli studenti lavoratori possono avere la certezza di una formazione adeguata e di accesso ai contenuti. Certamente il non dover pagare la retta scolastica costituisce le famiglie un vantaggio non da poco, ecco perché ancora oggi la maggior parte degli studenti frequenta scuole statali.