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Liceo scientifico

Quale scuola scegliere per fare medicina

In passato gli studenti che volevano intraprendere la professione di medico, sceglievano questa strada soltanto nell’anno di superiori. Oggi invece, viste le difficoltà che si presentano sul loro cammino gli studenti che sognano di indossare, dopo la laurea, il camice bianco, sono chiamati a scegliere fin da prima, in quanto anche la scelta del liceo da frequentare è importante perché può dare agli studenti delle nozioni basilari per la successiva scelta universitaria.
Per scoprire quale scuola prepara meglio per frequentare la facoltà di medicina, si può ad esempio vedere un esempio che arriva da Reggio Calabria, dove è attivo un liceo con indirizzo “biologia con curvatura biomedica”.
Questo indirizzo particolare è stato ideato otto anni fa e sperimentato nel corso degli anni successivi presso un liceo scientifico del capoluogo calabrese, il Leonardo Da Vinci, con la collaborazione insieme all’OMCeO provinciale.
Questo indirizzo ha avuto un immediato successo, confermato sia dal numero delle iscrizioni che soprattutto dai risultati ottenuti dagli studenti che dopo aver frequentato questo liceo sono entrati a studiare medicina nelle varie università italiane. A partire dallo scorso anno scolastico, questo indirizzo è stato ampliato su scala nazionale e sono stati 27 i licei scientifici che lo hanno offerto agli studenti. Pur in questa situazione difficile a causa del Covid anche nel corrente anno scolastico i numeri sono aumentati e si punta a quota 100, con l’ingresso nella “rete” anche di licei classici. In seguito potrebbe arrivare anche una corsia preferenziale per l’ingresso ai corsi di medicina per gli studenti di questo indirizzo.
I numeri attestano che il 98% degli studenti diplomati presso il Da Vinci che lo hanno tentato, ha superato facilmente il test d’ingresso nella facoltà di medicina. L’indirizzo biomedico oltre a preparare gratuitamente gli studenti che devono affrontare il test d’ingresso, ha anche una funzione orientativa e nello stesso tempo “filtra” le reazioni degli studenti, dando così la possibilità di scegliere con tutte le nozioni possibili se affrontare il test di medicina.
Dato che la sola preparazione teorica, anche se completa, non è sufficiente, in quanto molti neodiplomati hanno delle reazioni di panico quando si trovano di fronte a una serie di 45 domande, alle quali è necessario rispondere in soli 90 minuti, nei licei che propongono questo indirizzo specialistico, fin dal terzo anno di frequenza affrontano dei test simili, con la stessa struttura e le stesse tempistiche per la risoluzione. In questo modo gli studenti possono non soltanto verificare la loro base teorica riguardo agli argomenti studiati sino a quel momento, ma anche capire come gestire i 90 minuti di tempo a disposizione per non cadere preda del panico.
Questi test vengono effettuati con cadenza di due mesi. I dati emersi da questi test sono incoraggianti in quanto, dopo i primi test nei quali circa il 68% degli studenti aveva avuto una valutazione insufficiente, in seguito questa percentuale si è ridotta fino al 38%. Gli studenti che hanno scelto questo percorso formativo hanno 50 ore di formazione biomedica per ognuno dei tre anni, con 20 ore con docenti interni del liceo, 20 con medici che puntano particolarmente sulla pratica e 10 che vengono svolte presso alcune strutture esterne convenzionate come laboratori o reparti di strutture sanitarie e trasfusionali, dove gli studenti possono fare pratica.Questo percorso, che aiuta gli studenti nell’effettuare le proprie scelte, è stato reso possibile anche grazie al contributo dei medici coinvolti che hanno dimostrato grande entusiasmo nell’aiutare i giovani a entrare in contatto con quello che potrebbe diventare il loro futuro lavorativo.
In generale le due possibili scelte per gli studenti che vogliono diventare medico sono i due licei, classico e scientifico. Nel secondo è possibile un apprendimento più puntuale di alcune materie come la biologia, la fisica, la chimica e la matematica, che sono sicuramente la base dei quiz che gli studenti dovranno sostenere per entrare a medicina. Anche presso i licei classici, seppure con un metodo meno analitico, si studiano le medesime materie, ed a questo si aggiunge lo studio di materie come il greco ed il latino, conosciute anche come “lettere antiche”, che danno la possibilità a ragazzi e ragazze di sviluppare la propria memoria oltre che fornire un metodo di studio che sarà basilare durante gli anni della frequenza universitaria e per tutta la vita successiva.

Test di ingresso per l’università di medicina

Naturalmente lo studio da solo non basta per diventare medico ma, vista la lunghezza del percorso di studi sono necessari anche una grande passione per la professione, grande spirito di sacrificio e determinazione. In effetti divenire medico nel nostro Paese non è facile in quanto sono presenti vari scogli, il primo dei quali è proprio il test di ammissione alla facoltà di medicina. A questo test, molto selettivo, si presentano ogni anno numerosi studenti, che devono superare una selezione molto dura, dovuta al fatto che questa facoltà è caratterizzata dal “numero chiuso”. Infatti i posti a disposizione nelle facoltà di medicina delle varie università italiane sono in numero minore rispetto a quello degli studenti che vogliono diventare medico per cui sono necessarie delle selezioni. Il test comprende una serie di domande a risposta multipla con un tempo massimo prefissato per concludere il test. Le domande sono relative a materie come matematica, fisica, biologia, chimica, logica e cultura generale. Per poter entrare nelle graduatorie di ammissione gli studenti devono realizzare almeno 20 punti, con il punteggio massimo che è fissato a 90 ed è necessario avere delle buona conoscenze di logica in quanto sono numerose le domande relative a quella materia. Una volta superato il test di ingresso, gli studenti devono affrontare un corso di laurea della durata di sei anni, dei quali i primi cinque sono dedicate ad apprendere teoricamente le materie di base, mentre nell’ultimo gli studenti sono nchiamati ad affrontare le parti più pratiche, con delle ore di tirocinio abbinate a delle ore di laboratorio. Il superamento dell’esame di laurea al termine del corso, consente agli studenti di concludere la loro formazione e quindi di poter sostenere l’esame di Stato che è quello che consente di ottenere l’abilitazione ad esercitare la professione di medico di base. Dopo questa fase è possibile proseguire negli studi per la specializzazione, scegliendo l’area preferita come ad esempio pediatria, cardiologia, ginecologia o geriatria. ed iscriversi al corso relativo che ha una durata minima di due anni e massima di cinque, dipendente dalla specializzazione scelta. Anche questi corsi sono a numero chiuso e i medici devono quindi superare un esame per l’ammissione che consiste in due prove; la prima è scritta e riguarda la materia nella quale il medico vuole ottenere la specializzazione e la seconda un colloquio orale. Questi corsi, che permettono ai medici di acquisire una conoscenza più approfondita e specifica dell’area di specializzazione, sono a frequenza obbligatoria.