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Un altro modo per prendere appunti

Prendere appunti disegnando può essere un modo per concentrarsi, ricordare meglio le parole dell’insegnante e creare collegamenti solidi tra i concetti

 

Disegnare ascoltando

Spesso, uno studente che disegna in classe sembra distratto e svagato. In un recente articolo apparso su Quartz, Rachel Smith – consulente, grafica e blogger – spiega che le cose potrebbero anche essere diverse. Disegnare mentre si ascolta, secondo Smith, non sempre significa non stare attenti.

Nell’articolo Smith racconta come la sua attitudine a scarabocchiare sul foglio le abbia creato qualche problema a scuola. Per i suoi insegnanti il disegno era solo una distrazione e Rachel ha faticato parecchio per convincerli che ogni parte del suo disegno la aiutava a ricordare ciò che stava ascoltando mentre disegnava.

 

I metodi tradizionali per prendere appunti

Di solito tendiamo a valutare la completezza degli appunti di uno studente concentrandoci sul fatto che un’altra persona possa rileggerli e capirli. Per Smith, però, è davvero molto difficile prendere appunti per gli altri. Lo scopo degli appunti, infatti, è quello di essere chiari e utili per chi li ha presi. È importante che ogni studente trovi un proprio metodo.

 

Uno dei più diffusi è quello di prendere appunti al computer. In questo modo si ottengono appunti completi che ricalcano parola per parola la lezione ma manca del tutto la rielaborazione personale. Scrivere a mano, invece, costringe gli studenti a sintetizzare con formule più ragionate e creative che sono vantaggiose quando bisogna ricordare. Chi usa il computer sta trascrivendo la lezione, chi usa la penna è costretto a capire per rielaborare. Per questo motivo i risultati di chi prende appunti a mano sono di solito migliori di quelli ottenuti da chi scrive sul computer.

 

I vantaggi degli appunti visuali

Per qualcuno, però, riprodurre in forma testuale un discorso non è il modo migliore per ricordarlo. Non tutti riescono a riflettere e sintetizzare abbastanza rapidamente.  In questi casi, aiutarsi con dei disegni potrebbe essere più efficace. Smith cita uno studio dell’università di Waterloo che ha dimostrato come creare disegni e diagrammi di flusso sia una valida strategia mnemonica.

Prendere appunti visivi, combinati all’uso di parole chiave, permette di dare maggiore significato al discorso che si sta ascoltando e di individuare con precisione i collegamenti tra le nozioni. Il vantaggio è quello di una comprensione immediata più profonda e quindi di una migliore memoria di ciò che si è ascoltato. La cosa interessante è che la qualità del disegno non conta. Insomma, per sfruttare i vantaggi degli appunti visuali non bisogna essere artisti. Basta raccogliere i suggerimenti di Smith: usare una superficie larga (non un post-it, per capirci), distribuire gli appunti sul foglio in modo sensato (non casuale), fare le cose semplici (non si sta creando un’opera d’arte) e, infine, ricordarsi di combinare al disegno parole, frecce e diagrammi.

Non per tutti gli studenti gli appunti grafici saranno la soluzione alla mancanza di concentrazione, ma per qualcuno questo potrebbe essere un nuovo modo di stare in classe.